Budapest, 8 dicembre 2008. Una giornata che ha cambiato le vite di Massimo ed Emily, una giornata fredda in cui i loro cuori sono stati scaldati dallo sguardo di Jasmine, una bambina orfana con gli occhi sbarrati che desiderava solamente un Abbraccio. Una giornata in cui loro sono diventati Zenzero e Cannella. E’ storia dell’anima, di quella parte immateriale e, quindi, distinta dal corpo che è stata promessa ad altri, ai bambini incontrati in un orfanotrofio di Marcali, una cittadina di poco più di 10 mila anime situata nella provincia di Somogy, nell’Ungheria centro occidentale.
“Ci sembrava irrispettoso dopo quelle sensazioni vissute in orfanotrofio, quando le emozioni erano ancora liquide dentro di noi, andare a mangiare sapendo quei bambini lottare per un pezzo di pane, sfidarsi per sopravvivere. Lungo la strada per raggiungere la nostra pensione non c’era nemmeno l’ombra di un posto dove poter rinfocillarsi, dove poter riprendere fiato e scaldarsi. Ma come per magia, l’odore intenso dello zenzero che usciva da una porta socchiusa di una baracca in una stretta via ha richiamato la nostra attenzione. L’ospitalità di gente comune, povera, ma con un cuore immenso ha fatto la differenza. Ci siamo sentiti a casa, accolti e ben voluti, e non abbiamo più rinunciato al cibo perché era il pane dell’amicizia. E’ stata la prima volta che assaggiavamo lo zenzero: era dentro un buon goulash. Da tempo ero alla ricerca di un’idea per fare un dolce da forno con la cannella, spezia che sempre mi era piaciuta. Ma, fino a quel momento, non ero stato capace di partorire alcuna idea. Evidentemente il destino che ci ha portato in quel posto, in quella casa, in quella sera fredda d’inverno. Io e Emily, assaggiando quel goulash, ci siamo guardati negli occhi ed è stato subito chiaro che a quel dolce da forno ciò che mancava era lo zenzero”.

Da quel giorno Massimo ed Emily sono e saranno per sempre “Zenzero e Cannella” e quell’abbraccio desiderato da Jasmine è diventato il loro ‘Abbraccio’.